Siamo partiti con un progetto di coltivazione idroponica presso l'Istituto Professionale per l'Agricoltura Cavallini di Solcio di Lesa: in pratica seme e pianta non vanno nella terra, ma poggiano su del materiale inerte da noi prodotto e vengono irrigati con acqua e soluzioni nutritive. Le piante d'insalata fuoriescono dalle canaline che rendono possibile la coltura e che consentono il flusso e recupero di sostanze nutritive. La coltura idroponica non è una tecnica naturale, ma se ben gestita può diventare biologica. Il professor Bertolino dell'istituto professionale sta studiando metodi che consentano di utilizzare soluzioni derivate da elementi organici, come erba tagliata, e di riscaldare le serre in modo del tutto naturale, magari con una coltivazione in parallelo di microalghe: un progetto sicuramente ambizioso ed innovativo.